Gli ultimi due anni sono stati un periodo di vertiginosa crescita
per il settore delle schede grafiche, soprattutto grazie all'introduzione
delle tecnologie di accelerazione delle funzioni tridimensionali.
La competizione sul fronte della semplice velocità 2D,
infatti, si è esaurita da tempo, visto che ormai anche
la più anonima delle schede grafiche in commercio offre
prestazioni ben più che sufficienti per le normali applicazioni
da ufficio. I settori in cui rimane spazio per il confronto tecnologico,
quindi, sono tre: quello della grafica 3D ludica (giochi e animazioni
a schermo intero), quello della grafica 2D professionale (altissime
risoluzioni per monitor da 21 pollici e oltre) e infine quello
della grafica 3D professionale (modellazione e rendering in tempo
reale ad alta definizione).
Nel caso della grafica tridimensionale per professionisti, vale
a dire per le animazioni cinematografiche e pubblicitarie, oltre
che per la progettazione e la simulazione, il mercato è
decisamente più statico rispetto a quello dedicato all'utenza
consumer, che offre almeno una nuova proposta al mese. La spiegazione
di questo fenomeno è semplice: i prodotti professionali
costano molto (anche alcune decine di milioni) e interessano una
fetta piuttosto limitata di utenti, quindi il settore è
dominato da due o tre nomi che nel tempo si sono guadagnati la
leadership di mercato (Intergraph e Silicon Graphics in testa
a tutti). Al contrario, la grafica 3D ludica è ormai l'interesse
primario di ogni produttore che si rivolga al settore domestico,
visto che le funzioni tridimensionali sono l'unica vera novità
in tema di schede grafiche da quando sono usciti gli acceleratori
2D per Windows.
Per quanto riguarda invece la grafica 2D professionale, quindi
quella che interessa il settore della progettazione assistita
al calcolatore (cad, Computer Aided Design) e quella pubblicitaria
e artistica, oltre che il desktop publishing, non ci sono più
prodotti dedicati, visto che ormai tutte le schede grafiche in
commercio hanno sia funzioni 2D sia 3D. Tuttavia quelle veramente
adatte ai professionisti dell'alta risoluzione sono solo un piccolo
sottoinsieme del mare di proposte di acceleratori 2D/3D oggi disponibili.
Ciò perché l'uso professionale richiede non solo
un livello standard di prestazioni alle normali risoluzioni di
lavoro di Windows 95 (normalmente fino a 1.024x768 punti su uno
schermo da 17 pollici), ma anche tanta velocità e qualità
visiva sui monitor più grandi (fino 1.600x1.200 punti su
monitor da 21 pollici) e con Windows Nt.
Questo scenario è destinato a rimanere immutato probabilmente
ancora per qualche anno, visto che le tecnologie per il mercato
3D consumer sono giunte appena oggi alla terza generazione e l'interesse
del pubblico è quanto mai vivo. Tanto più che la
migrazione dei giochi dall'ambiente Dos a Windows è praticamente
completa, e che con l'introduzione di Windows 98 le funzioni 3D
cominceranno a estendersi gradualmente anche alle normali applicazioni
da ufficio. Infatti, durante l'ultimo convegno Winhec (Windows
Hardware Developers Conference), Microsoft ha annunciato le nuove
tecnologie "4-D" e "Gdi-2K" che porteranno
la tradizionale interfaccia utente del sistema operativo e dei
programmi in direzione della grafica tridimensionale: oggetti
3D al posto delle classiche finestre, menù a tendina in
tre dimensioni, finestre traslucide rotanti e tante altre novità
che sembrano tratte direttamente dai computer di Star Trek.
Prima generazione in rapida estinzione
L'antesignana delle schede grafiche 2D/3D consumer è stata
la Mystique di Matrox basata sul processore Mga-1164, un vero
best seller fino all'anno scorso che ha aperto la competizione
nel settore. Della stessa generazione fanno parte le centinaia
di modelli basati sui processori Virge di S3, utilizzati da decine
di produttori in tutto il mondo più o meno noti. A breve
distanza di tempo sono arrivati anche i modelli con architettura
Laguna 3D di Cirrus Logic, relegati però alla nicchia dei
più economici. Oggi queste tecnologie sono lontane anni
luce dal livello di prestazioni e qualità raggiunto dagli
acceleratori più moderni, nonostante siano passate attraverso
diverse fasi di rinnovamento e siano tuttora reperibili in commercio,
anche se magari sotto la polvere dei fondi di magazzino. Nel frattempo,
infatti, molti produttori di chip grafici hanno affilato le armi
e oggi hanno messo decisamente in secondo piano Matrox ed S3,
che comunque stanno preparando una nuova offensiva per i prossimi
mesi.
Gli elementi che hanno portato al repentino invecchiamento di
queste tecnologie sono tre: il continuo sviluppo dei giochi 3D
che richiedono sempre maggiori prestazioni, l'introduzione dell'architettura
agp (Accelerated Graphic Port) e l'arrivo del processore Pentium
II. Chi ha comprato circa due anni fa una gloriosa Matrox Mystique
o una Diamond Stealth per l'allora velocissimo Pentium 200 si
è reso conto ben presto che man mano che venivano rilasciati
nuovi giochi 3D la velocità della propria scheda non bastava
più.
Per questo motivo sono arrivati gli acceleratori dedicati (come
la famosa Monster 3D di Diamond), cioè schede grafiche
che si occupano solo delle funzioni 3D e che si affiancano alla
normale Super vga. Questi, però, pur offrendo lo stato
dell'arte della grafica tridimensionale ludica, costringevano
a una spesa aggiuntiva non irrisoria (intorno al mezzo milione
di lire).
Nuovi standard con la seconda ondata
Così sono stati sviluppati nuovi chip grafici da produttori
specializzati, che sono stati poi integrati in schede dai nomi
più o meno blasonati. L'americana Diamond Multimedia è
sempre stata all'avanguardia nelle selezione dei chip più
veloci e nello sviluppo dei driver più efficienti, passando
dalle varie versioni del Virge di S3 fino all'ormai onnipresente
Riva 128 di Nvida e ai più recenti Permedia 2 di 3Dlabs
e Vérité V2100 di Rendition. Stessi meriti per Stb
Systems, che però in Italia ha patito una diffusione minore
a causa di una presenza commerciale indiretta.
Carte in regola anche per la canadese Ati, che dopo un periodo
di latitanza ha rilasciato una serie di schede basate sul proprio
chip 3D Rage, non un vero velocista nel 3D ma un ottimo compromesso
tra funzioni multimediali, grafica 2D professionale, capacità
3D e prezzo. Fugace successo temporaneo, lo scorso autunno, per
Number Nine con il suo chip Ticket To Ride: un concentrato di
tecnologia 2D e 3D a 128 bit, che però ha sofferto di un
prezzo iniziale troppo alto e di un mancato sviluppo successivo
del software di gestione. Intanto c'è stato il costante
aggiornamento delle famiglie di prodotti da parte di altri nomi
noti, come Hercules e California Graphics. Poi altri produttori
sono sbarcati nel settore della grafica: dai più famosi,
come Creative Labs che oggi offre soluzioni d'avanguardia a prezzi
molto concorrenziali, ad altri meno noti che si ritagliano piccole
fette del mercato dei dispositivi a basso costo per gli integratori.

Stb Black Magic 3D: 400.000 lire per la versione da 8 MByte; da
definire il prezzo per quella da 12 MByte.
In questo panorama variegato, comunque, sono tre i nomi ricorrenti:
Diamond Multimedia per quanto riguarda le schede grafiche, Nvidia
in quanto produttore del chip Riva 128 considerato da molti il
miglior processore consumer 2D/3D, e 3Dfx Interactive visto che
è il padre della tecnologia Voodoo Graphics e del chipset
più veloce e completo dedicato alla grafica 3D. Ha mantenuto
un buon gradimento la rinnovata Millennium II di Matrox, viste
le irraggiungibili capacità di accelerazione 2D alle risoluzioni
più alte nonostante la quasi totale assenza di funzioni
3D; e sempre nel settore semi-professionale si è messo
in luce il processore Permedia 2 di 3Dlabs, velocissimo nel 2D
e completamente compatibile con lo standard 3D Open Gl per Windows
Nt anche se con prestazioni non proprio da primato. Così
la maggior parte delle schede grafiche destinate all'uso domestico
e ludico sono state basate sul chip Riva 128 (generalmente preferite
quelle di Diamond ed Stb); il settore degli uffici e degli studi
professionali è stato appannaggio di Matrox, mentre i fanatici
dei giochi (a casa o in ufficio) hanno affiancato a una qualunque
scheda grafica un acceleratore 3D dedicato con tecnologia Voodoo
Graphics; la Monster 3D di Diamond in questo caso è stata
la regina incontrastata, anche se due alternative più economiche
sono arrivate da Matrox e Videologic che hanno sfruttato la tecnologia
Power Vr della giapponese Nec per tre schede dedicate espressamente
alle funzioni 3D (la M3d e l'Apocalypse 3D e 3Dx). Una terza via
per i "professionisti" del divertimento è stata
quella proposta da Hercules e California Graphics, cioè
la combinazione sulla stessa scheda di un chip 2D e di uno 3D
con tecnologia Voodoo Rush di 3Dfx; ma il successo di questa soluzione
è stato inferiore alle aspettative solitamente a causa
di una scarsa qualità della sezione 2D.
AGP, la terza generazione
Di recente Intel ha rilasciato il nuovo processore Pentium II
che dà nuovo vigore alle prestazioni generali del computer,
soprattutto in ambito multimediale. A questo chip ha abbinato
la tecnologia agp per risollevare le sorti del sotto-sistema grafico
del pc che era ormai saturo.  Creative Labs 3D Blaster Voodoo 2: 415.000 con 8 MByte, 499.000
lire con 12 MByte di memoria. La "porta grafica accelerata"
(questo è il significato della sigla agp) è proprio
quello che il suo nome suggerisce: un collegamento preferenziale
super-veloce tra scheda grafica e processore/memoria. Questo non
è altro che un nuovo tipo di connettore che sfrutta un
percorso di comunicazione elettrica separato dal tradizionale
pci (Peripheral Component Interconnect) e che funziona di per
sé a una velocità maggiore: fino a 133 MHz contro
i soli 33 del sistema tradizionale. I vantaggi di questa soluzione
sono due: da una parte viene scaricato il bus pci che può
essere così sfruttato meglio dagli altri settori vitali
del computer; dall'altro la scheda grafica può funzionare
più velocemente e grazie al nuovo e più efficiente
collegamento diretto con la memoria centrale può manipolare
facilmente le grosse quantità di dati necessari per i giochi
3D.
A chi deve decidere oggi quale scheda acquistare per un nuovo
Pentium II, ma sempre restando nel campo consumer e semi-professionale,
si prospetta una via obbligata, cioè quella di un modello
con architettura agp. Molti di quelli disponibili fino a oggi
altro non sono che versioni adattate di precedenti modelli nati
per il bus pci, e quindi poco idonei a sfruttare tutte le potenzialità
della nuova tecnologia. In particolare si tratta di schede compatibili
con la cosiddetta modalità 1X, cioè quella che sfrutta
il bus agp alla sua velocità base (66 MHz) e non a quella
massima (133 MHz); alcuni di questi, inoltre, non sono nemmeno
in grado di utilizzare tutte le funzioni avanzate messe a disposizione
dalla nuova architettura, che viene usata come una sorta di pci
"accelerato". Finora è stato possibile trovare
la versione agp della Millennium II di Matrox (recentemente sostituita
dalla Productiva dotata del nuovo chip G100), così come
diversi modelli equipaggiati col processore Riva 128, prodotti
da Stb, Asustek e altri. Qualche esemplare monta anche il chip
Permedia 2, e tra questi si fa apprezzare in particolare la scheda
Fire Gl1000 Pro di Diamond. Anche Cirrus Logic ha prodotto una
versione del proprio chip Laguna 3D (Gd-5465) per schede agp,
così come S3 ha tentato di dare nuovo lustro all'ormai
datato Virge sfornando il modello Gx2 anch'esso ottimizzato per
il nuovo bus. Ma in entrambi i casi si tratta di soluzioni sconsigliabili,
visto che la maggior parte delle schede provate che usavano questi
chip hanno prodotto risultati inferiori a quelli di una "normale"
e collaudata scheda basata su Riva 128 e tecnologia pci. Di recente
hanno cominciato anche a diffondersi schede equipaggiate con il
nuovo processore Vérité 2200 di Rendition sempre
per bus agp. Dalle prove effettuate risulta che questo chip offre
prestazioni molto simili a quelle del Riva 128, o appena inferiori,
però ha un vantaggio in più: può gestire
fino a 8 MByte di memoria (il Riva si ferma a 4 MByte), quantità
che permette di raggiungere risoluzioni di lavoro più alte
e quindi apre la porta ad applicazioni semi-professionali. Probabilmente
le soluzioni più apprezzate fino a oggi dagli utenti e
dagli assemblatori in tema di schede grafiche 2D/3D per bus agp
sono quelle basate sul processore 3D Rage Pro di Ati, un chip
a 64 bit ottimizzato per la tecnologia agp in modalità
2X (133 MHz). Le schede che usano questo processore sono prodotte
dalla stessa Ati e offrono notevoli possibilità di espansioni
multimediali: sia la Xpert@play che la Xpert@work (la prima differisce
per la presenza dell'uscita tv) dispongono di funzioni per la
riproduzione dei filmati dvd-Video (via software oppure tramite
un modulo hardware opzionale), inoltre possono essere collegate
a una scheda accessoria per la ricezione dei programmi televisivi.
Il modello All-In-Wonder, infine, integra tutte queste funzioni
nella stessa scheda; per tutti e tre i modelli le prestazioni
sono molto equilibrate, apprezzabili anche con applicazioni semi-professionali
in ambiente Windows Nt grazie alla possibilità di usare
8 MByte di memoria.
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